“Far convivere le potenzialità di questi nuovi mezzi di trasporto cittadino, smart ed ecologici e le regole della sicurezza – è il commento dell’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – è l’obiettivo di tutti i passaggi formali che hanno preceduto e preparato l’ingresso di queste nuove possibilità aperte con l’approvazione del decreto ministeriale per la sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi per la micromobilità elettrica ed entrato in vigore solo dal 27 luglio scorso.
Una nuova opportunità che i dati raccolti a meno di un mese dall’entrata in servizio confermano di grande successo e questo è incoraggiante per l'integrazione futura del servizio con la politiche di una mobilitazione meno invasiva e inquinante. Rimini è certamente una città che ha nel suo dna l’innovazione, pronta a disegnare la mobilità del futuro, sempre più varia, sostenibile, disponibile, diversificando per andare oltre il dominio assoluto dell’auto.
Un successo che ora si deve sposare con la necessità di sicurezza e convivenza nel rispetto delle regole. Non può sfuggire a nessuno, infatti, come, anche di fronte al successo che l’introduzione di questo nuovo tipo di veicolo in modalità sharing e free floating, la scommessa sia quella di far convivere le potenzialità del sistema con la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Una scommessa che riguarda tutti, pubblico, utenti ed anche le società di gestione del servizio che devono avere un ruolo importante nel guidare ed educare soprattutto i giovani all’uso corretto.
Il Comune di Rimini ha individuato precise regole per l’utilizzo di questi nuovi mezzi la cui circolazione in questa fase sperimentale è limitata esclusivamente a aree specifiche, in generale quelle delle piste ciclabili dei lungomari e dei parchi nonché nelle aree pedonali e del centro storico, dove è possibile circolare a velocità determinate che possono variare dai 15 ai 6 km/h.”
Ai sensi della Delibera, sul territorio del Comune di Rimini la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica è consentita esclusivamente in ambito urbano e in particolare sulla pista ciclabile del lungomare sud da Miramare (lungomare Spadazzi) fino l’incrocio con Via Faenza; sulla pista ciclabile del lungomare sud dall’incrocio con Via Siracusa fino Piazzale Boscovich; sulla pista ciclabile lungo via destra del porto fino al Ponte dei Mille; sulla pista ciclabile di via Principe Amedeo da Piazzale Fellini al sottopasso; sul percorso ciclopedonale di Piazzale Cesari Battisti dal sottopasso alla Stazione ferroviaria; nei percorsi ciclopedonali dei parchi Renzi, Maria Callas, Cervi, Olga Bondi, Fabbri, Poderi della Ghirlandetta, XXV Aprile; nelle “zone 30” da Via Cristoforo Colombo al lungomare Claudio Tintori; sulla pista ciclabile del lungomare nord a Viserbella.
In tutte queste zone la velocità non dovrà essere superiore a 15km/h, mentre nelle aree pedonali e nelle vie del centro storico e di Piazzale Fellini non potrà superare i a 6km/h, ovvero in Via Marecchia, da via dei Mille a Ponte di Tiberio; sul Ponte di Tiberio; su Corso D'Augusto da Ponte di Tiberio a Via Verdi; in Via Verdi fino Piazza Malatesta; in Via Garibaldi, da Porta Montanara a Via Bertola; su Corso d'Augusto, da Arco d'Augusto a Via Bertola; in Via IV Novembre e Via Dante, da Via Alberti a Stazione Ferroviaria; in Via Galeria e Via Castelfidardo, da Via Bastioni Orientali a Via IV Novembre.
I requisiti degli utenti e le norme di comportamento nell’uso nonché le relative sanzioni sono previsti dal decreto ministeriale istitutivo della sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi per la micromobilità elettrica.