Si è chiuso questa mattina con il parere favorevole della III commissione (17 voti a favore e 2 contrari) il percorso di approfondimento sulla variante al Rue, il Regolamento Urbanistico Edilizio, che arriverà all’esame del Consiglio Comunale. Dopo il voto del Consiglio, si aprirà una fase di confronto, con la possibilità per i cittadini di far pervenire eventuali osservazioni, ultimo step prima dell’approvazione definitiva.
“La variante al RUE fa parte di un pacchetto di azioni più ampio che l’Amministrazione vuole proporre per promuovere la rigenerazione del territorio – spiega l’assessore alla pianificazione territoriale Roberta Frisoni – Una variante che accompagna i progetti strategici di riqualificazione del centro storico e dei lungomari e che affronta questioni dirimenti, ad esempio la necessità di favorire la riqualificazione energetica e sismica dell’edificato esistente. La variante, inserita in un percorso di transizione verso il nuovo strumento urbanistico generale (PUG), sarà integrata con ulteriori aggiornamenti agli strumenti attualmente in vigore, come quella che interesserà la classificazione degli edifici, necessaria soprattutto per gli interventi in centro storico. Stiamo lavorando anche a una revisione degli oneri di urbanizzazione, richiesta anche dalle modifiche apportate dalla legge regionale, così come da altre proposte volte a supportare la riqualificazione dell’arenile e dell’apparato ricettivo. Tutto questo rapportandoci con le categorie e gli ordini professionali, con cui vogliamo continuare a confrontarci per arrivare ad un quadro di azioni in grado di rispondere anche alle loro esigenze e fedele agli obiettivi di pianificazione strategica e di sviluppo urbanistico della città”.
1. Uno dei principali gli obiettivi dell’aggiornamento del Rue è l’incentivazione al recupero del patrimonio edilizio esistente fondato sul principio dello sviluppo sostenibile. Con l’aggiornamento del Rue si propone di rivedere il sistema di incentivi, introducendo altri parametri graduali, valutati anche attraverso un percorso di un confronto con gli ordini professionali. Sono previsti quattro step di premialità costruttive (5% - 10% - 15% - 20% applicabili alla superficie complessiva), proporzionali alla riduzione dei consumi. La proposta prevede anche un incremento degli incentivi (dal 5% al 10%) negli ambiti residenziali, produttivi e agricoli.
2. Gli incentivi interesseranno anche l’ambito turistico, con parametri graduali dal 5% al 20% per chi interviene con opere di recupero e riqualificazione energetica e una maggiore flessibile per la destinazione d’uso, con un’attenzione alla tutela e valorizzazione delle aree di prima fascia.
3. L’aggiornamento del Rue mira anche ad una maggiore flessibilità delle destinazioni d’uso ai vari ambiti della città. Uno scopo che sarà perseguito sulla scia del “pacchetto impresa”, una serie di azioni messe a sistema dall’Amministrazione per favorire e stimolare la nascita e lo sviluppo delle attività imprenditoriali. Il RUE sarà quindi adeguato alle norme provinciali e a quelle specifiche sul commercio, al fine di costituire l’unico strumento urbanistico di riferimento per tutte le aree sulle quali il PSC preveda un’attuazione diretta.
4. Per quanto riguarda lo sviluppo delle aziende agricole si introducono meccanismi per incentivare il recupero di manufatti esistenti e una serie di azioni per supportare gli investimenti sulla riqualificazione energetica e sismica dei manufatti esistenti, incluse la possibilità di aumentare il numero di unità immobiliari (attraverso il ‘frazionamento’) al raggiungimento di determinati obiettivi.
5. L’aggiornamento dello strumento urbanistico pone le basi per consentire una maggiore flessibilità di intervento nel centro storico per destinazioni residenziali e commerciali. Misure che consentono ad esempio la realizzazione di parcheggi interrati o che rendono più flessibili gli interventi sulle sagome esterne e sulle aperture. Sul fronte dell’insediamento delle attività commerciali, è previsto un apposito piano di valorizzazione ai sensi della legge regionale e ad integrazione del ‘pacchetto imprese’.
5. La variante al Rue coinvolge anche i villini storici, aprendo alla possibilità di convertirli in residenza al fine di impedirne il depauperamento edilizio e tutelarne il valore storico.
6. Per garantire una migliore accessibilità ai luoghi di culto e non creare eccessivi squilibri negli orari di maggiore affluenza, si propone, anche in caso d’intervento comportante la variazione del tipo d’uso, il soddisfacimento delle quantità di dotazioni pubbliche e private previste dalla nuova destinazione.