Rimini festeggia il 75° Anniversario della sua Liberazione. Posizionata al teatro Galli la teca con la medaglia donata dalla famiglia del martire Nicolò

Prenderà avvio alle ore 11 di sabato 21 settembre la cerimonia commemorativa del 75° Anniversario della Liberazione di Rimini.
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Corone di alloro saranno posate alle ore 11 monumento ai Caduti nel cimitero di guerra del Commonwealth sulla superstrada       di San Marino, per poi far seguito a Monte Cieco (via Santa Cristina) per la deposizione davanti al monumento ai Caduti.

 

Le celebrazioni avranno un prologo venerdì 20 settembre alle ore 17 presso la Cineteca comunale di via Gambalunga con la presentazione del volume “Regioni, Provincie, Reparti, Organizzazioni, Città decorate di Medaglia d'Oro al valore militare, al valore civile, al merito civile per la Guerra di liberazione”, edito dall'Associazione nazionale combattenti delle Forze Armate regolari nella Guerra di liberazione (Ancfargl).

Saranno presenti l'Ambasciatore Alessandro Cortese De Bosis, presidente nazionale Ancfargl e l'autore Ammiraglio Giuliano Manzari, introdurrà lo storico Alessandro Agnoletti, dell'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Italia Contemporanea della Provincia di Rimini in collaborazione col quale l'iniziativa è promossa.

 

Sempre venerdì alle ore 11,30, nella Sala delle Colonne del Teatro Amintore Galli, presentazione alla città della teca multimediale contenente la Medaglia d’Oro al Valor Civile del Comune di Rimini e della medaglia d’oro commemorativa consegnata dall’Amministrazione comunale di Rimini alle famiglie dei Tre Martiri e gentilmente concessa dai fratelli Pierpaolo e Gilberto Capelli, nipoti del martire Luigi Nicolò, che con un atto di generosità hanno deciso nei mesi scorsi di far tornare nelle disponibilità del Comune di Rimini, per essere esposta all’intera collettività riminese.

Da Venerdì una teca, dotata di un display multimediale, sarà in grado di illustrare la storia di quelle onereficenze e con essa il tributo di sangue che l’intera Città di Rimini fu chiamata a pagare col passaggio del II Conflitto mondiale, sarà esposta in memoria anche di Luigi Nicolò, Adelio Pagliarani e Mario Capelli trucidati all’alba del 16 agosto 1944 nel luogo poi intitolato al loro eccidio.

 

Era il 16 gennaio del 1961 quando il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi firmò il decreto che attribuiva alla Città di Rimini la Medaglia d’Oro al Valor Civile. "Fedele alle sue più nobili tradizioni - si legge nella motivazione - subiva stoicamente le distruzioni più gravi della guerra e prendeva parte validissima alla lotta per la liberazione, attestando, col sacrificio eroico di numerosi suoi figli, la sua purissima fede in una Italia migliore, libera, democratica" . Fu una giornata storica quando, nel 1° settembre 1962, il Gonfalone comunale fu fregiato della medaglia per l’altissimo prezzo pagato dalla comunità riminese  per il passaggio del Fronte della seconda Guerra mondiale, quando Rimini in dieci mesi, dal novembre 1943 al settembre 1944, fu colpita da 396 bombardamenti aerei, navali e terrestri che distrussero l'82% del suo patrimonio edilizio. 607 furono poi i civili caduti o dispersi dal 1940 al 1944.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:38