La diffida è uno strumento che permette un avvertimento prima di applicare le sanzioni in caso di infrazione alle norme riguardanti alcune casistiche nell’ambito del commercio, l'attività di somministrazione di alimenti e bevande, l'esercizio di attività di artigianato a contatto con il pubblico. La nuova disciplina prevede dunque un invito formale scritto a sanare entro un determinato periodo (diverso a seconda delle diverse casistiche individuate) un'eventuale posizione irregolare, prima di attuare procedimenti sanzionatori. Grazie a questa norma gli imprenditori hanno un tempo prestabilito per conformarsi alla regola, dopodiché, se non si ottempera, viene applicata la relativa sanzione. Per esempio, ad oggi, se una attività commerciale non indica correttamente gli orari di apertura o l’indicazione dei prezzi va incontro ad una sanzione immediata di 1.032 euro. Con l’approvazione della diffida si darebbe invece un giorno di tempo al titolare per adeguarsi prima di, eventualmente, procedere alla sanzione.
La diffida è valida una sola volta per lo stesso tipo di irregolarità, non opera in caso di attività svolta senza autorizzazione, licenza, concessione. L'autore della violazione non può essere diffidato nuovamente per un comportamento già oggetto di diffida nei cinque anni precedenti.
“L’introduzione della diffida- ha sottolineato Jamil Sadegholvaad, assessore alle attività produttive e alla sicurezza del Comune di Rimini – è, insieme, sia un atto di semplificazione burocratica sia l’istituzione di un rapporto collaborativo con le piccole imprese. Uno strumento, inoltre, che andrà a garantire maggiormente i consumatori sull'effettivo adeguamento alle regole da parte degli esercenti”.