Ad accompagnare la co-fondatrice della Fondazione Letizia Moratti nella visita, il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi che, con la responsabile dei lavori Ing. Chiara Fravisini, ha illustrato le scelte progettuali effettuate e il loro stato d’avanzamento, confermando che i lavori dovranno essere completati entro l’anno per poter inaugurare i nuovi spazi espositivi nella primavera 2020.
Nel corso della visita è stata vista in anteprima l’opera a cui sta lavorando l’artista britannico David Tremlett, che dopo essere stato in visita negli spazi del nuovo Museo d’arte Moderna e contemporanea ha deciso di lasciare un proprio segno artistico, “un segno – ha detto il sindaco Andrea Gnassi – che valorizza ulteriormente e mette il sigillo al lavoro di riqualificazione e di elevazione dello standing internazionale sotto il profilo artistico e culturale che la città sta mettendo in campo”. Specializzato nella relazione tra segno artistico, architettura pre-esistente e territorio circostante, Tremlett è considerato il massimo esponente del wall drawing, eseguiti con pastelli colorati direttamente sui muri con una tecnica attraverso la quale avvicina l’arte contemporanea ai contesti culturali e storici di pregio.
Un ulteriore contributo che va ad arricchire la vasta collezione di opere oltremodo importanti che oltre 50 artisti nazionali e internazionali hanno voluto donare alla Fondazione e che ora, prima di trovare negli spazi espositivi del nuovo Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rimini la propria collocazione espositiva definitiva, sono al centro di una mostra itinerante, Work in progress per l’appunto, che dopo la Triennale di Milano, il Maxxi di Roma, le tappe di Palermo e Santa Giulia a Brescia si trova in questi giorni esposta a Firenze negli spazi espositivi di Palazzo Vecchio, dove presso la Sala d’Arme è esposta un’ampia selezione dell’intera raccolta con opere di Vanessa Beecroft, Alessandro Busci, Giorgio Griffa, Agnes Martin, Davide Monaldi, Yan Pei Ming, Michelangelo Pistoletto, Julian Schnabel, Sandro Chia, Silvio Wolf, Enzo Cucchi e altri.
“Un progetto ambizioso – ha evidenziato in Sindaco di Rimini Andrea Gnassi – che sta raccontando nei luoghi in cui è ospitata la collezione il senso di questo progetto dove il sociale incontra l’arte e l’arte si mette a disposizione della società.”
Nei prossimi mesi, una volta finito l’intervento di riqualificazione, la collezione approderà definitivamente nel nuovo museo realizzato nel cuore della città, in due monumentali edifici di grande rilevanza storica e artistica ed altamente simbolici come il Duecentesco Palazzo dell’Arengo e il Trecentesco Palazzo del Podestà.