“Non sappiamo chi si è occupato di lei in questo lasso di tempo, come è riuscita a sopravvivere anche perché Lola non vede – dicono gli operatori della struttura comunale – ma quel che è certo è che le sue condizioni non erano certe delle migliori. Oltre la cecità il mantello era in pessime condizioni, sottopeso e impaurita. Catapultata in una realtà che non le appartiene, quella del canile non voleva uscire dal suo box. La conquista della sua fiducia è stato un cammino fatto di piccoli passi, uno dietro l'altro e cosi che ogni giorno le sue uscite sono state sempre un pochino più lunghe, avanzando sempre qualche centimetro in più ogni giorno.”
Gli sforzi e l’impegno degli operatori è stato comunque ricompensato, e con il passare dei giorni la sua coda ha smesso di essere nascosta tra le gambe, finché un giorno per la prima volta è stata vista rilassata, al posto giusto, il pelo sempre più folto e Lola, con i suoi tempi, era pronta per ricominciare.
“Sapevamo che l’adozione di un cane anziano è sempre molto difficile, se non vedente, poi, al limite dell’impossibile – dicono dal canile – ma mai dire mai perché ormai sappiamo che ci sono persone che sanno vedere oltre l età e le disabilità, ma anzi scelgono di aiutare proprio i più bisognosi.
E cosi è arrivato Massy, un noto imprenditore riminese non nuovo a queste “adozioni del cuore”.
Sì perché con Lola è il terzo cane cieco adottato dal nostro canile, dopo Poldo, sempre non vedente che purtroppo ha lasciato con la sua scomparsa un vuoto, e Brody, un cucciolone cieco adottato due anni fa. E ora anche Lola è parte di questa fantastica famiglia. Sappiamo che ha già conquistato tutti, Lola lo segue ovunque, in ufficio, a casa, nelle passeggiate, Quando ci ha inviato il video dove scende le scale da sola ci siamo emozionati tutti …. È come se fosse stata sempre li accanto a lui. Massy, che non finiremo mai di ringraziare, è un esempio per tutti, perché vorremmo che il canile sia un punto di ripartenza e mai di fine. E fino a quando ci saranno persone come lui possiamo continuare a sperare e sognare un Natale a casa per tutti i nostri ospiti.”