Eduard Limonov a Rimini. Scrittore & avventuriero
Teppista in Ucraina; idolo dell’underground sovietico; barbone e poi maggiordomo di un miliardario a Manhattan; scrittore alla moda a Parigi; soldato perduto nei Balcani; e ora, nell’immenso bordello del post comunismo, vecchio capo carismatico di un partito di desperados” (Emmanuel Carrère)
Inafferrabile, insopportabile, inclassificabile. Limonov è diventato un fenomeno planetario dopo la biografia romanzata che gli ha dedicato Emmanuel Carrère. Cresciuto in Ucraina, tra gli scrittori più estremi e riconosciuti degli ultimi decenni, Eduard Limonov ha fatto della propria esistenza “dal sottosuolo” una vita da romanzo. Il ritorno in Russia dopo anni di esilio coincide con una “poetica della politica” di oltranza: Fondatore del Partito Nazional Bolscevico nel 1993 e di L’Altra Russia
Nel 2010, è stato arrestato nel 2001 con l’accusa di cospirazione contro l’ordine costituzionale (“Il carcere per me è stato come un monastero”, ha detto). Ha vissuto a New York e a Parigi, ha scritto libri importanti, contraddittori, radicali. L’ultimo romanzo tradotto in Italia, Il boia (Sandro Teti Editore, 2019),* racconta l’ascesa sociale di un immigrato polacco negli Stati Uniti, in un delirio sessuale che mette alla gogna la follia del nostro tempo.
L’incontro è organizzato e ideato dal quotidiano culturale Pangea (www.pangea.news) e da Sandro Teti Editori con la collaborazione del Comune di Rimini.