Con questo atto, l’Amministrazione comunale sonda la possibilità di accedere a un finanziamento regionale per la costruzione di alloggi in edilizia residenziale pubblica e sociale, volendo anche rigenerare parti urbane che versano in situazioni di particolare precarietà. L’area scelta è quella con una superficie utile di 2.265 metri quadrati, da acquisire tramite esproprio o accordo bonario, sulla quale sussisteva dal 1999 il Piano Attuativo relativo al programma ‘Nuova Questura di Rimini’, in seguito revocato a causa delle gravi inadempienze del proprietario esecutore di un immobile che mai è stato utilizzato in questi anni come sede della Polizia di Stato.
Le ultime vicende- che hanno visto nei fatti tra 2018 e 2019 il Ministero dell’Interno clamorosamente abdicare all’impegno già preso per l’utilizzo dell’edifico a Cittadella della Sicurezza, procurando un serio e tangibile danno ala comunità riminese e alle forze dell’ordine qui di stanza- vedono ora la concreta possibilità di trasferire rapidamente gli stessi obiettivi logistici nell’immobile della ex caserma militare ‘Giulio Cesare’.
Allo stesso tempo, ciò determina la possibilità o meglio la necessità di riqualificare il quadrante originale ex Dama/Nuova Questura, impiegando le aree del piano attuativo già revocato, racchiuso tra le vie Giovanni Pascoli – Ugo Bassi – IX Febbraio 1849 e Flaminia, a potenziale superficie per edilizia sociale per un totale di 36 alloggi. Questo attraverso una spesa di 6,6 milioni di euro, il 20 per cento della quale (1,1 milioni di euro) finanziato da Comune di Rimini e Acer, e il resto dalle risorse del bando regionale per il quale è stata presentata manifestazione d’interesse.
“Questo passaggio- motiva l’amministrazione comunale- vuole semplicemente verificare la possibilità di accedere a un canale di finanziamento specificatamente dedicato all’edilizia popolare, su una partita di pianificazione strategica molto più vasta e complessa e che dovrà essere oggetto, prima di approdare al vaglio del Consiglio comunale, di adeguati approfondimenti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Approfondimenti e percorso partecipativo per arrivare a un eventuale Piano particolareggiato che, come prevede il bando regionale presuppone anche la partecipazione degli abitanti per definire gli interventi in concorso di progettazione per le azioni previste. Si parte dal ‘tradimento’ dello Stato italiano sulla Cittadella della Sicurezza, si transita dalla reale opportunità ora offerta dalla ex caserma ‘Giulio Cesare’ ad ospitare la sede delle forze dell’ordine, e si passa anche dalla rigenerazione di un’area oggi a forte rischio degrado come quella di via Ugo Bassi, per colpa della scandalosa storia della nuova Questura, rimasta lì, sul groppone della città e dei cittadini per colpe non proprie.”.