Questo lo scopo del nuovo progetto riminese di inclusione scolastica che coinvolge gli alunni delle scuole elementari, medie, superiori. Un potenziale di circa 300 alunni che, nei primi giorni, ha già visto attivarsi i primi 137 progetti personalizzati; altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni. Le scuole che al momento hanno già cominciato a fornire questa interessante sperimentazione didattica sono quelle dell’Istituto comprensivo di Miramare, L’I.c. Fermi, la XX Settembre, la scuola media Bertola, il Liceo Serpieri, l’istituto tecnico commerciale Einaudi, l’Istituto alberghiero Malatesta.
Come attivare il percorso?
Sono le scuole ad attivare il servizio; il Comune, oltre a monitorare lo sviluppo del progetto, provvederà anche al calcolo delle ore effettive e al pagamento dell’educatore.
In cosa consiste il progetto di inclusione?
Una serie di interventi on line per un massimo di 6 ore settimanali. L’educatore si coordina con l’insegnante di sostegno garantendo un lavoro di equipe per garantire la continuità didattica degli interventi proposti, utilizzando anche le piattaforme educative già presenti ed utilizzate dalla classe. Il progetto non è attivabile quando il lavoro in presenza è indispensabile, come nel caso dei disturbi più gravi. L’intervento educativo, che si svolge in modalità frontale (mediante il collegamento “live”) ha la durata di un’ora.
“ Si tratta di attività didattiche pensate per essere inclusive – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini - e contribuire al lavoro didattico personale e di classe. un approccio che coniuga gli aspetti funzionali degli strumenti digitali per la comunicazione a distanza con quello dedicato allo specifico del supporto educativo per alunni con handicap. Un intervento innovativo che si aggiunge agli altri già messi in campo, con un investimento straordinario di circa 30 mila euro. Una speranza in più in questo momento difficile che insegnanti, famiglie e alunni stanno vivendo con grande disponibilità, professionalità e impegno. Un progetto diventato realtà razie al lavoro con le famiglie, con dirigenti e insegnanti scolastici e alla volontà degli educatori della cooperativa”.
Il sostegno che riduce la distanza grazie ad una assistenza on line di alunni con disabilità.
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