Ricorre il 31 marzo l’anniversario della morte di un illustre riminese, simbolo della creatività italiana nel mondo: RenèGruau (1909-2004)

Nato a Rimini da Maria Gruau, da cui ha preso il nome, e dal conte Alessandro Zavagli Ricciardelli delle Caminate. RenèGruau, naturalizzato francese dopo il suo trasferimento a Parigi nel 1930,divenne uno dei disegnatori di moda più celebrati del Novecento. Ha lavorato per Dior, Yves Saint-Laurent, Chanel e disegnato il manifesto de “La dolce vita” di Fellini.
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Egli visse a Rimini stabilmente nel periodo della sua infanzia e qui apprese i primi rudimenti artistici dal pittore Gino Ravaioli, che rimase colpito dai disegni del giovane conte. Di innato talento, René Gruau non frequentò mai scuole artistiche; fin da ragazzino disegnò moltissimo, traendo ispirazione dai vestiti della madre, dalle riviste di moda che lei leggeva, dal lussuoso mondo che frequentava. Con la sua passione per l'eleganza e la vita mondana, la madre influì notevolmente sulle scelte del figlio.
Il tratto inconfondibile della sua attività artistica, espresso in particolare fra moda e pubblicità, è leggibile nelle opere esposte nello spazio permanente che il Museo della Città di Rimini gli ha dedicato nel 2000.
L’amministrazione comunale ha iniziato un percorso di valorizzazione delle opere, della personalità artistica, dellaeredità di RenèGruau.

In questa prospettiva si è cercata la collaborazione di un partner scientifico come il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna con il quale si sta lavorando per stilare un protocollo d’intesa finalizzato allo studio, alla fruizione e alla valorizzazione delle opere dell’artista riminese.
Il punto di partenza è stata la riorganizzazione del fondo Gruau, un archivio molto ricco di opere e materiali relativi alla storia della produzione del grande disegnatore, il cui studio potrà svelare ancora inaspettati e affascinanti risvolti della sua arte.
Litografie, manifesti, dipinti, cartoline, oggetti in tessuto, pagine pubblicitarie e cartelli vetrina offrono un vasto campionario della "donna Gruau". Fascinosa ed altera, la vediamo fasciata in lunghi abiti da sera, con le spalle scoperte o protette da candide pellicce, le mani guantate di nero, spesso con il capo coperto da cappelli, decorati da piume, velette o rose. Con la fluente chioma in movimento oppure raccolta sotto un cappello, il volto incorniciato da orecchini, la bocca e le unghie rosse, lo sguardo ammiccante e la posa studiata, è una creatura ricca di charme e maestra di seduzione.
La notevole differenza fra l'immagine ideata da Gruau ed il linguaggio pubblicitario attuale consiste nell'accattivante inquadratura e nell'inserimento del prodotto da reclamizzare in un contesto. L'efficace elisione di parti importanti dell'immagine, verosimilmente presenti al di fuori del foglio, sono infatti in grado di catturare l'attenzione di chi guarda, stimolato a completare con la sua fantasia le parti mancanti

Il percorso di valorizzazione iniziato nel 2014in occasione del decimo anniversario della morte, quando è stato riallestito lo spazio permanente del Museo della Città dedicato a Gruau vedrà il suo compimento con gli ulteriori progetti che si stanno mettendo in campo.
René Gruau è sepolto nel famedio del Cimitero Monumentale di Rimini. Nel centenario della nascita, il Comune di Rimini ha inaugurato il monumento funebre a lui dedicato nella ricorrenza della sua scomparsa collocandolo nel piazzale di ingresso del Cimitero monumentale, in simmetria con il monumento funebre dedicato a Federico Fellini e Giulietta Masina. L’opera, ideata dal figlio Aldo e progettata in collaborazione con l'arch. Pier Luigi Foschi e l'artista Vittorio D'Augusta consiste in un grande cerchio pavimentale in marmo bianco con inserito un mosaico che riproduce un volto di donna stilizzato, uno tra i temi più cari a Gruau. Dal marmo si staglia verticalmente una stele di bronzo contenente, come motivo centrale, la firma di Gruau, sormontata dal suo caratteristico asterisco. Anche per il monumento funebre di Gruau, è previsto un restiling che lo riporti al suo aspetto originario.
Quest’anno non sarà possibile ricordare la ricorrenza della scomparsa di RenèGruaulasciando come di consueto un mazzo dei suoi fiori preferiti, margherite bianche, sulla sua tomba, ma l’amministrazione comunale vuole comunque rinnovare il suo ricordo affidandolo al web.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:36