L’ordinanza, che ricalca l’impianto dei provvedimenti già adottati con ottimi risultati negli anni passati, sarà in vigore fino al 31 ottobre 2020 e sarà valida su quelle aree dove il fenomeno della prostituzione su strada si registra con una maggiore intensità.
Nello specifico il provvedimento sarà valido sulle strade e nelle aree adiacenti a Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, Via Novara, Via Teramo, Via Foglino, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, Via Mosca,Via Guglielmo Marconi, su tutta la Strada Statale 16 del territorio comunale (tra i confini con il Comune di Bellaria Igea Marina e il Comune di Riccione), in Piazzale Cesare Battisti, Via Savonarola, Via Mameli, Via Ravegnani, Via Graziani, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo,Viale Vespucci, Piazzale Medaglie d'Oro, Via Tripoli, Via Varisco, Viale Eritrea, Via Novara, Via Macanno, Via Casalecchio, Via Fantoni, Via Euterpe, Via Emilia Vecchia, Via XIII settembre, Viale Matteotti, Via dei Mille, Via Tolemaide. A queste strade, già comprese nell’ordinanza dello scorso anno, si aggiungono le vie Rodi e Nazario Sauro, entrambe in zona Marina Centro, segnalate al Comando della Polizia Locale attraverso il sistema regionale Ril.Fe.De.Ur.
L’ordinanza è uno strumento da tempo adottato dall’Amministrazione Comunale e che consente di dare continuità all’attività di prevenzione e contrasto di un crimine quale lo sfruttamento della prostituzione e la tratta di persone, oltre ad arginare i fenomeni di degrado urbano ad esso collegati. “Pur se ancora in piena gestione delle conseguenze dell’emergenza Covid, non allentiamo la presa rispetto a quei fenomeni criminosi che da tempo, pur con armi a causa di limiti legislativi, cerchiamo di combattere – sottolinea l’assessore alla Polizia Locale Jamil Sadegholvaad – I nostri agenti anche nella prossima stagione estiva saranno impegnati in servizi mirati affinché prosegua quel contenimento del fenomeno registrato negli ultimi anni”
Attraverso l’ordinanza potranno essere puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 euro se pagati entro 60 giorni) tutti coloro che porranno in essere comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento e chi sarà sorpreso a richiedere informazioni a questi soggetti, concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento. In particolare i comportamenti colpiti con sanzione amministrativa, specifica l’ordinanza, sono quelli che “pongono in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo, mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. La violazione si concretizza con lo stazionamento, o l’appostamento della persona, o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione”. E’ inoltre vietata la richiesta di informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti descritti o concordare con gli stessi l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento, che saranno sanzionati anche a norma del Codice stradale per quei conducenti che, in questi frangenti, saranno sorpresi alla guida di veicoli ad eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale. In questi casi la sanzione amministrativa di 41 euro prevista sarà elevata a 54,67 se accertata in orario notturno (dalle ore 22 alle 7 di mattina).
Le violazioni previste dall’ordinanza si applicano in concorso anche con le violazioni previste dalle norme vigenti per il contenimento e contrasto alla diffusione del COVID-19.
L’ordinanza prevede inoltre che qualunque fatto o atto ritenuto rilevante ai fini fiscali riscontrato dagli agenti nell’ambito dell’attività di controllo sarà portato a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini per eventuali valutazioni.