Se la risposta alle proposte serie, puntuali e rigorose fatte dalle categorie economiche e dagli operatori nella stagione più difficile dal dopoguerra, anche sui protocolli, poste a tavoli regionali e nazionali, è il documento Inail - Istituto superiore della sanità che in questo momento sta circolando su tutti i siti d’informazione nazionali, allora si abbia il coraggio di dire che i protocolli alo studio a Roma altro non sono che protocolli per fare tenere chiuse le spiagge italiane nel 2020.
Quanto sono cogenti queste indiscrezioni, queste indicazioni, nelle decisioni del Governo? Quale è la gerarchia decisionale? Ero rimasto a quanto ci ha comunicato ieri la Regione Emilia Romagna e cioè che entro venerdì sarebbero usciti i protocolli sull’utilizzo delle spiagge, condivisi tra ministeri, enti, operatori e categorie economiche. E adesso arriva, ancora come anticipazione, un materiale che è difficile anche commentare. Io più di chiedere chiarezza al Governo e chiedere alla regione Emilia Romagna chiarezza e anche forza per farsi sentire in tal senso, oggi non so cosa dire di più. Attendiamo risposte rapide, imprese e centinaia di migliaia di lavoratori. Un’industria che rappresenta il 15 per cento del PIL nazionale che non può essere trattata senza alcuna dignità.