Questa l’importante novità dei Centri estivi riminesi 2020, resa possibile grazie all’investimento di 300 mila euro da parte del Comitato del distretto sociosanitario di Rimini. Un progetto innovativo che va a qualificare ulteriormente un settore, quello dell’assistenza handicap, dove il Comune di Rimini dedica ogni anno importanti investimenti didattici ed economici. Quello del Distretto di Rimini sarà un progetto speciale per diversi motivi.
Il primo è quantitativo. I trecento mila euro dedicati sono infatti risorse che verranno utilizzate, proporzionalmente al numero di bimbi con questi bisogni iscritti ai centri estivi, per tutti i comuni appartenenti al distretto di Rimini nord. Sono risorse dunque che si aggiungono a quelle che ogni Comune già ha stanziato per favorire la presenza di bimbi con bisogni speciali nel periodo estivo.
Grazie a queste risorse, a Rimini, sarà possibile ampliare di dieci giorni la copertura dei bimbi nei centri estivi, passando dai 40 giorni effettivi dello scorso anno, ai 50 dell’estate 2020.
Il secondo è qualitativo e riguarda l’offerta didattica. Si tratta di un progetto innovativo che punta alla continuità didattica che, come noto, è ancora più importante per bimbi con bisogni speciali, in particolare per quelli con autismo. Da qui la collaborazione con il Centro autismo dell’Ausl, che ha predisposto una specifica strumentazione didattica, come schede ed ausili di monitoraggio e valutazione in itinere. I bimbi con queste caratteristiche necessitano un costante aggiornamento delle competenze comportamentali e scolastiche acquisite; in caso contrario, il rischio, è quello di dover iniziare a recuperarle ogni volta da capo. Dopo aver dovuto affrontare una distanza forzata dai propri educatori a causa dell’emergenza sanitaria, sarebbe troppo alto per loro il rischio di passare anche i mesi estivi senza un supporto didattico.
“Un salto di qualità importante- spiegano Gloria Lisi, Vicesindaco e presidente del distretto di Rimini nord, e Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi di Rimini – reso possibile dalla collaborazione tra diverse istituzioni in ambito sociale, sanitario e scolastico. Lo scopo unico e condiviso di tutti è stato quello di fornire uno strumento in più al welfare locale, con strumenti di diritto allo studio che rappresentano un aiuto concreto per tante famiglie. Un sistema che funziona e che a Rimini non solo conferma un investimento economico molto sopra la media regionale, ma pone il nostro territorio all’avanguardia anche dal punto di vista didattico, sociale e sanitario. Risultati ottenuti non solo grazie alla collaborazione tra istituzioni diverse ma anche al coinvolgimento e l’attivismo delle associazioni dei familiari”.