“La seduta odierna dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS) ha messo in evidenza le ragioni di chi, in questi anni, ha messo al centro le ragioni e gli obiettivi dell’area vasta della Sanità. Ragioni e obiettivi delle città della Romagna che vengono prima di ogni altra questione e di qualsiasi nome. Al voto unanime sulla proposta della Regione del dottor Tiziano Carradori quale nuovo direttore generale dell’Ausl Romagna è stata affiancata l’approvazione, altrettanto unanime (fatto questo importante e certamente non scontato), di procedere con ‘assoluta necessità ad una profonda modifica del documento che delinea gli obiettivi di mandato per renderlo più rispondente alla particolare complessità che caratterizza il processo aggregativo che ha portato a costituzione Ausl Romagna, al lavoro fondativo e ai risultati raggiunti in questi anni e infine agli importanti progetti innovativi che riguarderanno la tutela della salute in Romagna’.
C’è bisogno di una reale valutazione dei risultati raggiunti dalla sanità con il processo aggregativo. C’è bisogno di essere chiari e trasparenti sugli obiettivi da raggiungere di qui in avanti. La scelta autonoma della Regione Emilia Romagna va rispettata ed è per questo che, responsabilmente, abbiamo dato parere favorevole. Ma lo stesso senso di responsabilità nel modificare i troppo generici intenti sottopostici all’ultimo momento, ora la pretendiamo per rispetto e tutela delle nostre comunità.
Noi sindaci abbiamo tutti chiesto e ottenuto proprio questo. Su oncologia, su cura dell’ictus, su rapporti con l’Università, su spesa sanitaria pro capite chiediamo approfondimenti e impegni precisi. La Regione Emilia Romagna non può sottovalutare questo passaggio sostanziale. Adesso ci attendiamo in tempi brevi l’analisi dettagliata di obiettivi e interventi a favore dello sviluppo dell’area vasta della sanità romagnola. Una volta fatto questo esprimeremo un giudizio compiuto”.