Un'attività di recupero preziosa, portata avanti dagli uffici comunali con grande costanza che, a partire dal 2016 - per il triennio 2016-2018 - ha fatto ritornare nelle cassie comunali una cifra pari a 1 milione e 375 mila euro.
Stiamo parlando di un impegno del Settore Educativo del Comune di Rimini che procede regolarmente senza sosta, al fine di recuperare l’insoluto complessivo per questi servizi, usati e non pagati. Un’attività delicata, che viene svolta con l’invio di una lettere di cortesia, o tramite un contatto telefonico o personale con le famiglie, in cui si informano i cittadini, spiegando chiaramente come verranno spesi quei soldi. E’ una fitta attività di relazioni per informare e fornire la migliore soluzione a tutte le situazioni familiari che si presentano.
Si tratta infatti di casi molto diversi fra loro, realtà famigliari non omologabili in categorie, che a fronte di uno “zoccolo duro” di deliberata evasione, presenta anche situazioni famigliari di oggettiva difficoltà su cui si valutano tutte le possibili forme di dilazione e sostegno. In questo caso, oltre le rateizzazioni, si valutano anche altre forme di facilitazioni che vanno incontro ad una volontà oggettiva di pagamento. Da una parte pugno duro verso i “furbetti”, dall’altra massima disponibilità verso chi si attiva per il pagamento. L’obbiettivo, come già segnalato, non è solo far rientrare una buona parte di queste risorse ma anche quello di segnare un cambio di passo importante nel rapporto tra Amministrazione e cittadini nel nome dell’equità.
Ogni anno infatti nel Comune di Rimini la spesa per l’handicap aumenta di una percentuale che va dal 7 al 10 %, su una spesa base di 2 milioni. Sono 200/300 mila euro che ogni anno si aggiungono alla spesa storica del bilancio ordinario. Il recupero delle rette è stato molto prezioso in questi anni perché ha consentito di sostenere questo aumento costante di spesa, che è stato sempre fronteggiato, oltre a tenere costanti anche le rette, senza aumentarle e ha garantire sempre i servizi.
“In questi anni - sottolinea Mattia Morolli, Assessore ai Servizi Educativi – siamo riusciti a recuperare questi soldi, soprattutto grazie alla trasparenza con la quale abbiamo spiegato come vengono spesi. Un attento lavoro di relazione, sviluppato per trovare un diverso rapporto con le famiglie. Viene spiegato infatti alle famiglie che quei soldi vengono destinati per evitare gli aumenti delle rette e per garantire i servizi alle famiglie più sfortunate o che hanno dei bambini disabili. Il recupero di queste somme ci ha consentito di sostenere ad esempio la spesa più alta in regione per il sostegno all’handicap estivo, in quanto il comune di Rimini garantisce a tutti i bambini disabili la frequentazione dei centri estivi, che in questo anno addirittura viene garantito con un aumento delle ore individuali da 160 a 200. Una spesa costante che per noi è irrinunciabile in quanto ha un valore sociale e didattico che, nel sostegno sia per l’handicap che per le famiglie con difficoltà, vede un tratto fondamentale di questa amministrazione. Devo per questo ringraziare chi in questi anni ha capito il senso di questa operazione e ha contribuito subito, dimostrando grande sensibilità, si tratta in parte di famiglie in difficoltà con cui abbiamo avviato un percorso di rateizzazione e di apertura. C'è anche uno zoccolo duro che seguiamo senza sosta, perché non possiamo permettere che queste risorse vengano sottratte a tutta la comunità. Il lavoro continuerà, investendo ogni euro recuperato per interventi di welfare e sostegno allo studio, confortati da questi importanti risultati ottenuti”.