E la chiamano Rimini…. LIBRI DA QUESTE PARTI: il critico letterario Andrea Cortellessa presenta giovedì 30 luglio le poesie di Elio Pagliarani

Sarà il critico letterario Andrea Cortellessa a presentare giovedì 30 luglio, nel cortile della Biblioteca Gambalunga (ore 21.30) le poesie di Elio Pagliarani, di cui ha curato nel 2019 l’edizione integrale pubblicata per i tipi del Saggiatore.
Data di pubblicazione

E la chiamano Rimini….
LIBRI DA QUESTE PARTI

Incontri con gli autori
Biblioteca Gambalunga > Cortile
Giovedì 30 luglio, 21.30
TUTTE LE POESIE. 1946-2011

di Elio Pagliarani
Il Saggiatore, 2019

presenta il curatore
ANDREA CORTELLESSA

saranno presenti
Davide Brullo, Rosita Copioli, Cetta Petrollo Pagliarani

 

Elio Pagliarani, uno dei più importanti poeti italiani del Novecento, di origini viserbesi, ma una parte dell’esistenza vissuta a Milano e l’altra a Roma, è principalmente noto per il poemetto La ragazza Carla (1960), inserito nell’antologia I Novissimi (1961, 1965), curata da Alfredo Giuliani, che raccolse i testi della emergente neoavanguardia. Come osserva Andrea Cortellessa nella sua Introduzione, quello che agli inizi poteva essere considerato tra i Novissimi un “moderato”, un realista attardato, si rivelò “di gran lunga il più scatenatamente sperimentale”. La sperimentazione, nei suoi testi, si realizza attraverso un costante approssimarsi al cuore di tenebra dell’esistenza. Come ha scritto  Fausto Curi: “nella poesia di Pagliarani il lettore percepisce l’atmosfera sociale della parola”. Poesia morale, dunque, oltre che corale, questa di Pagliarani, il poeta più “realista” della neoavanguardia, il poeta di un’epica di antieroi come la ragazza Carla, che si smalizia e quindi si “corrompe”.

 

Ne parleranno insieme al curatore, il poeta e scrittore Davide Brullo, la poetessa e scrittrice Rosita Copioli.  Parteciperà all’incontro Cetta Petrollo Pagliarani, autrice di Margutta 70 (Editrice Zona). La conversazione sarà scandita dalla lettura di versi a cura di Andrea Cortellessa.

Elio Pagliarani, nato a Viserba nel 1927, si è spento a Roma l’8 marzo 2012. Poeta e critico, è stato tra le figure più rilevanti dello scenario culturale italiano del secondo dopoguerra. Membro del Gruppo ’63 e incluso, nel 1961, nell’antologia I novissimi, è parte integrante del dibattito culturale e critico, collaborando con le più importanti riviste in circolazione (Nuovi Argomenti, Il Menabò, Il Verri, Officina. Tra i suoi lavori poetici si ricordano Cronache e altre poesie (Schwarz, Milano, 1954), il celebre La ragazza Carla (prima sul Menabò – 1960 – e poi in La ragazza Carla e altre poesie, Mondadori, Milano, 1964), La ballata di Rudi (Marsilio, Milano, 1995), Esercizi platonici (Acquario, Palermo, 1985).

 

Davide Brullo

Traduttore. Poeta. Critico. Scrittore. Saggista. E’ stato definito uno sciamano della parola. Ha scritto e pubblicato moltissimo.  L’ultimo suo lavoro è stato pubblicato da Castelvecchi, Un alfabeto nella neve (novembre, 2018). Il romanzo che è anche un epistolario, che è anche stavolta un memoir o un trattato di raffinatissima disquisizione estetica, è tutto concentrato sul ritrovamento (apocrifo) di un carteggio tra Boris Pasternak e Marina Cvetaeva. Pasternak, la Cvetaeva, la Achmatova, sono i riferimenti poetici – prossimi a un’ossessione di ideale nobiltà, di abnegazione, di sottomissione al mistero chiamato letteratura, poesia, scrittura – e tornano di frequente negli scritti di Davide Brullo.

 

Rosita Copioli

Poetessa coltissima e raffinata la cui opera riattualizza i miti classici, ma anche autrice di prosa e saggi. Collaboratrici di quotidiani, tra cui «Repubblica» “Il Giornale” e «Avvenire». Ha diretto la rivista «L’altro versante» (1979-1989). Ha curato e tradotto Yeats e Saffo; ha curato opere di Leopardi, Goethe, Flaubert. Da pochi giorni in libreria il poema: Le figlie di Galeani e mia madre edito da Franco Maria Ricci. E a settembre uscirà un altro suo libro: Gli occhi di Fellini. Il titolo ricorda il disegno con gli occhi di Rosita Copioli fatto e regalatole dal regista.

 

Andrea Cortellessa
Critico letterario e storico della letteratura italiana, insegna all'Università degli Studi Roma Tre. Ha collaborato con scrittori e critici quali Nanni Balestrini, Gianni Celati e Franco Cordelli, con registi teatrali  e  ha curato opere di importanti autori della cultura italiana del Novecento, da Giorgio Manganelli a Elio Pagliarani, da Giovanni Raboni a Luigi Di Ruscio, da Giulio Paolini a Claudio Parmiggiani, non senza rivisitazioni attualizzate di classici quali Francesco Petrarca e Giacomo Leopardi. Più recentemente si è dedicato con continuità anche alla critica d’arte. È coordinatore scientifico dei Portatori del tempo. Enciclopedia delle arti contemporanee diretta da Achille Bonito Oliva. Collabora con quotidiani quali “Alias”, “Tuttolibri”, e Il Sole 24 ore-domenica; e con le riviste on line “doppio zero” e “Le parole e le cose”. Collabora con la Rai per i programmi culturali di Rai Radio 3. Per Le Lettere di Firenze e L'orma editore di Roma ha diretto la collana di testi italiani contemporanei fuorifuormato; attualmente dirige per Aragno la collana Pietre d’angolo e, insieme a Maria Grazia Calandrone e Laura Pugno, la collezione di poesia contemporanea i domani.

 

Cetta Petrollo Pagliarani, moglie di Elio Pagliarani, ha diretto la Biblioteca Vallicelliana e la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte. Negli anni Settanta e Ottanta ha frequentato le varie edizioni del Laboratorio di poesia diretto da Elio Pagliarani. Ha pubblicato poesie e opere in prosa è autrice di Margutta 70 (Editrice Zona): un memoir in cui Cetta  racconta gli anni straordinari vissuti nel cuore di Roma, nella strada degli artisti e degli antiquari, l'affascinante e pittoresca Via Margutta, dove Cetta andò a vivere con il marito, il poeta, nonché critico teatrale e letterario, Elio Pagliarani. Erano gli effervescenti anni Settanta e quella casa divenne anche il fulcro di un'esperienza intellettuale e collettiva dalla quale nacquero cenacoli, riviste e laboratori di poesia. L’autrice ricostruisce il clima di quell'epoca rivoluzionaria e al tempo stesso drammatica, dalla quale presero vita importanti movimenti culturali e conquiste civili che il tempo, purtroppo, ha spento: prima nel cosiddetto "riflusso", poi nella lunga stagione di retroguardia che arriva fino ai giorni nostri.

 

Partecipazione gratuita > prenotazione obbligatoria a partire da giovedì 23 luglio
>  tel. 0541 704479 > email 
interbib@comune.rimini.it

 

Ingresso a posto libero non numerato (con prenotazione obbligatoria).
Per l'accesso al cortile è obbligatorio l'uso della mascherina e la sanificazione delle mani con l'igienizzante disponibile all'ingresso.

Sarà disponibile un punto per la vendita dei libri a cura della Libreria Riminese
Info: www.bibliotecagambalunga.it

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:34