La questione è relativa all’esproprio delle aree realizzato dall’Amministrazione Comunale nel 1987, impugnato dal privato interessato e che ha dato vita ad un contenzioso prima davanti al Tribunale di Rimini e successivamente davanti alla Corte d’Appello di Bologna. La Corte, che con sentenza del marzo scorso, ha dato ragione ai ricorrenti, condannando il Comune a pagare il danno riconosciuto ai proprietari per il mancato utilizzo del bene, oltre ovviamente alla restituzione dell'area solo dopo aver ripristinato l’area nello stato precedente alla esecuzione dei lavori. Un ripristino che, oltre a comportare per l’Ente una spesa stimata complessivamente in 192.000 euro, andrebbe a compromettere la circolazione su via Varisco (di cui resterebbe una sola corsia) che rappresenta una importante arteria di collegamento e di conseguenza ad appesantire la viabilità dell’intera zona. Con la delibera presentata questa mattina in Commissione, già oggetto di referto da parte della Giunta comunale, si propone quindi di procedere all'acquisto dell’area per 180mila euro, sulla base dell’accordo già raggiunto con i proprietari che consentirà di riconoscere ai privati quanto sentenziato dalla Corte e allo stesso tempo di tutelare l’interesse della pubblica amministrazione.
“Così come stiamo procedendo alla progressiva estinzione del debito, ridotto di quasi 60 milioni in otto anni, allo stesso modo in questi anni siamo riusciti a risolvere diversi contenziosi che si trascinavano da decenni – commenta l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – Abbiamo disinnescato situazioni potenzialmente molto gravose, penso ad esempio alla Spina Verde, che avrebbero pesato non solo su questa Amministrazione, ma anche sulle amministrazioni future”.