Ricordiamo che la questione è relativa all’esproprio delle aree realizzato dall’Amministrazione Comunale nel 1987, impugnato dal privato interessato e che ha dato vita ad un contenzioso prima davanti al Tribunale di Rimini e successivamente davanti alla Corte d’Appello di Bologna. La Corte, con sentenza del marzo scorso, ha dato ragione ai ricorrenti condannando il Comune a pagare il danno riconosciuto ai proprietari per il mancato utilizzo del bene e alla restituzione dell’area, dopo averla ripristinata nello stato precedente alla esecuzione dei lavori. Un ripristino che, oltre a comportare per l’Ente una spesa stimata complessivamente in 192.000 euro, avrebbe compromesso la circolazione su via Varisco in quanto ridotta a una sola corsia, appesantendo inevitabilmente la viabilità dell’intera zona.
Da qui la proposta di procedere all'acquisto dell’area per 180mila euro, sulla base dell’accordo già raggiunto con i proprietari che consente di riconoscere ai privati quanto sentenziato dalla Corte e allo stesso tempo di tutelare l’interesse della pubblica amministrazione.
Successivamente il Consiglio Comunale ha approvato anche il Documento Unico di Programmazione con 16 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astenuto.