Il progetto, approvato dalla Giunta nell’ultima seduta, sarà affidato ad un soggetto o un gruppo di soggetti del Terzo settore attraverso un’istruttoria pubblica, a cui sarà chiesto di trasformare la sede in punto di incontro e di scambio di esperienze per quella fascia di popolazione maggiormente esposta al rischio di marginalizzazione. L’obiettivo infatti, quando l’attuale condizione di emergenza sanitaria sarà superata, è quello di creare opportunità di integrazione e di partecipazione attiva attraverso momenti di confronto, attività di approfondimento culturale, di studio e di formazione, occasioni quindi di arricchimento personale e di stimolo delle relazioni interpersonali. Un luogo quindi per promuovere il benessere, stimolando le competenze, gli interessi e le attitudini di ogni persona su varie discipline, per favorire la permanenza attiva nel tessuto sociale.
“La fascia di popolazione matura è quella più colpita dalla pandemia che stiamo attraversando e non solo per l’aggressività del virus, ma per tutte le ricadute sociali che la necessità di distanziamento comporta, soprattutto per le persone più mature ancora attive e costrette a limitare le relazioni sociali e le attività – commenta il vicesindaco e assessore alla protezione sociale Gloria Lisi – Proprio alla luce di questo stress emotivo e psicologico, progetti come quello appena approvato dalla Giunta assumono particolare rilevanza: quando infatti il contesto consentirà una ripresa più sicura di incontri, delle attività culturali e ricreative, sarà importante offrire una rete di opportunità che stimoli l’inclusione e la partecipazione nella vita della comunità. Questo progetto inoltre da parte dell’azione di recupero degli immobili in disuso di proprietà del Comune, che vogliamo riempire di nuovi contenuti e funzioni nella prospettiva della città diffusa”.