Saranno circa tremila le famiglie a beneficiare, potenzialmente, del taglio delle tariffe, esclusivamente per le due mensilità di novembre e dicembre, grazie ad un investimento di 420 mila euro. Un potenziale di circa 677 mila pasti tra scuole d’infanzia e nidi comunali (0-6 anni), le scuole d’infanzia statali e le scuole primarie statali.
Il beneficio potrà arrivare ad un massimo di 150 euro a famiglia, in proporzione al numero di pasti effettivamente consumati. Per accedere è necessario presentare l’Isee che, a seconda del ciclo scolastico frequentato, ha soglie di accesso diversificate.
“Il potenziamento del diritto allo studio – sottolinea l’assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli – fa parte delle misure messe in campo dall’Amministrazione di Rimini per sostenere le famiglie riminesi in questa difficile contingenza storica.Un intervento straordinarico che riguarda oltre 3.500 famiglie riminesi a cui siamo arrivatianche grazie al lavoro delle insegnanti referenti per la mensa e al costante confronto con i genitori. Un investimento reso possibile, oltre che da specifiche scelte di bilancio, anche grazie ai finanziamenti ottenuti da Ministero e Regione come premio per le valutazione di alta qualità ricevuta dalle nostre mense, improntate sul biologico. Risorse che abbiamo deciso di investire subito a vantaggio delle famiglie riminesi, con lo scopo di permettere a tutte le famiglie che ne hanno bisogno di poter continuare ad usufruire delle mense scolastiche riminesi, anche in un momento di difficoltà economica. Lo strumento dell’Isee ci permetterà di parametrare i contibuti ai reali bisogni, in modo da poter sostenere prioritariamente chi è più in difficoltà”.
Partirà mercoledì 11 novembre l’abbattimento delle tariffe per le mense scolastiche riminesi, che durerà fino il 23 dicembre.
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