Il bimillenario Ponte di Tiberio di Rimini, monumento e simbolo della città, è stato riconosciuto da "Dove Viaggi" - il sito di viaggi del Corriere - uno dei gioielli romani più importanti d’Italia, inserito fra i 15 capolavori da vedere, insieme a monumenti come il ponte Sant’Angelo a Roma, il Ponte Vecchio a Firenze e il Ponte dei Sospiri di Venezia.
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Un riconoscimento coerente con la scelta dell’amministrazione che, nell’ottica degli investimenti sui motori culturali del centro storico, ha avviato da tempo il percorso sperimentale che porterà alla definitiva pedonalizzazione del ponte. Il bimillenario ponte - collegamento tra la via Emilia e il cuore antico della città - infatti continuerà a mostrarsi nel pieno della sua bellezza, libero dal peso del traffico delle auto, diventando il simbolo di un nuovo modo di vivere gli spazi urbani del futuro, orientati alla valorizzazione e alla sostenibilità ambientale. Il progetto che resta uno degli obiettivi strategici del Piano urbano della mobilità sostenibile e del Psc, si integra con la riorganizzazione della mobilità lungo via Bastioni Settentrionali e via Circonvallazione Occidentale, allo scopo di allontanare dal centro storico il traffico di attraversamento.
Una scelta obbligatoria per un monumento storico la cui costruzione - iniziata nel 14 d.C. sotto Ottaviano Augusto - è terminata nell’anno 21 sotto Tiberio. Quest’anno infatti, a 2000 anni esatti dalla sua costruzione, la città festeggerà questo importante anniversario per valorizzare al massimo uno dei suoi più importanti patrimoni. I duemila anni del ponte di Tiberio, infatti saranno al centro di Antico/Presente Festival del Mondo Antico, la rassegna di conferenze, incontri e spettacoli che giunge nel 2021 alla XXIII edizione. Le iniziative partiranno dal 7 luglio, nelle serate dei mercoledì e venerdì, a cui si aggiunge il week end del 24 e 25, con due proposte che si articoleranno in lectio magistralis, live, paesaggi sonori e narrativa digitale che si svolgeranno nella incantevole Piazza sull’acqua, a ridosso del ponte, eventi organizzati in collaborazione con il Laboratorio Aperto Rimini Tiberio.
“Il Festival è la cornice naturale per accogliere questo importante anniversario - precisa Giampiero Piscaglia, Assessore alla cultura - con una serie di iniziative ed eventi culturali che, a causa della pandemia, saranno proposti in un’inedita formula organizzativa con diversi appuntamenti estivi, distribuiti nel mese di luglio e ambientati all’aperto. Il ponte ispira il programma della rassegna sia nella sua dimensione fisica, architettonica e storico - archeologia, sia come metafora del superamento dei limiti, dell'abbattimento delle barriere e del dialogo attraverso la costruzione di relazioni.”
Temi che come consuetudine saranno affrontati nel rapporto fra antico e presente e che inizieranno ad essere esplorati già a partire da lunedì 15 aprile grazie al progetto UAO ideato dal “Laboratorio Aperto Rimini Tiberio" in collaborazione con il Festival del mondo antico e articolato in quattro appuntamenti formativi per le scuole e una tavola rotonda finalizzati alla realizzazione di percorsi educativi, ludici e museali per bambini e bambine dedicati alle riflessioni intorno al ponte.
Ma il Festival continuerà anche in autunno con la presenza di Massimo Recalcati e un momento di approfondimento scientifico con la presentazione del volume dedicato al ponte che segnerà la conclusione delle celebrazioni.