Dopo la posa di una corona al Monumento della Resistenza e al Monumento dei Tre Martiri, sono seguiti i saluti istituzionali da parte del Prefetto Giuseppe Forlenza, del Sindaco Andrea Gnassi e della Presidente Anpi Silvai Zoli. Presenti alla cerimonia anche alcuni studenti in rappresentanza delle scuole superiori, che hanno collaborato alla realizzazione di un video leggendo le memorie dei partigiani scritte prima di morire.
Di seguito alcuni passaggi dell’intervento del Sindaco, che ha letto le lettere di addio dei tre martiri riminesi.
“Il 25 aprile sono tutti i 25 aprile delle nostre vite e di quelle che saranno. C’è un 25 aprile per cui combattere, a cui credere, ogni giorno per ciascuno di noi. In un Comune, a scuola, sul lavoro, a casa, tra gli amici. Per questo la Festa della Liberazione non perde un briciolo della propria forza, nonostante il vuoto forzato della piazza: l’urgenza di vivere e partecipare all’affermazione della libertà, della giustizia sociale resta indispensabile come l’aria che respiriamo. E dunque possiamo farlo in qualsiasi luogo e in qualunque condizione: perché ogni giorno, se sappiamo guardare, cade di 25 aprile. Ogni mattina dobbiamo svegliarci il 25 aprile.
C’è tanto di futuro in questa bellissima iniziativa del 25 aprile 2021 a Rimini. Sono i volti dei nostri ragazzi, sono le storie dei loro coetanei di 75 anni fa morti per un ideale di democrazia e libertà, sono le parole dei nostri martiri rilette dalle giovani voci di Rimini. È uno straordinario passaggio di testimone tra una generazione e l’altra, il senso vero della parola ‘eredità’ quale cornice di valori eterni, comunitari, di civiltà e responsabilità dentro al viaggio fantastico e emozionante del leggere. Quelle dei giovani partigiani uccisi sono le ‘voci lontane, sempre presentì delle ragazze e dei ragazzi di oggi, immersi in un mondo comunque crudele in molte, troppe sue parti. Il 25 aprile ‘in DAD’ segna una cesura di una lunga vicenda che corre lungo tutta l’Italia repubblicana e, proprio nelle difficoltà, paradossalmente la rinnova perché non si interrompe il flusso del passaggio di testimone tra una generazione e l’altra.
Lo scorso anno, in una piazza Tre Martiri mai vista così vuota, le note di ‘bella Ciao’ su oltre un milione di schermi in tutta Italia ci spezzarono il cuore nello stesso momento in cui ce lo allargarono, facendolo rinascere. Quest’anno sarà lo stesso e di questa Memoria resterà per sempre memoria di comunità, grazie alla memoria e al senso vero dell’eredità civile, morale di questa città. Ricorderemo per vivere con la schiena dritta i giorni che verranno, perché la necessità della Liberazione fa parte della natura umana. Viva il 25 aprile, viva i 25 aprile delle nostre vite. Ogni giorno svegliamoci il 25 aprile.”
Per poter ricordare, riflettere e celebrare questo passaggio fondamentale della storia e della democrazia del nostro Paese si è voluto dare la parola agli studenti di quinta classe delle scuole superiori della città, che hanno letto - in un video pubblicato alle ore 10 di questa mattina sui canali social del Comune - alcune di quelle lettere scritte dai resistenti e dai partigiani prima di essere uccisi, e che costituiscono un patrimonio etico e morale ineguagliabile lasciatoci da quel grande fenomeno che è rappresentato dalla Resistenza Italiana al nazifascismo. Nel video, ad accompagnare i ragazzi nella lettura, un testimonial d’eccezione: Marco Missiroli, stimato e affermato scrittore della nostra Città, vincitore del premio Strega Giovani nel 2019 e insignito nello stesso anno del Sigismondo d’Oro, che ha letto le lettere dei Tre Martiri Riminesi. Le letture sono alternate, oltre ai saluti istituzionali, anche da alcune musiche di canti della Resistenza.
Il video realizzato con la collaborazione dell’Istituto Storico e dell’ANPI di Rimini è visibile in versione integrale al seguente
link ; sui social del Comune - nei vari momenti della giornata di festa - ne saranno pubblicati alcuni estratti in una versione ridotta.